Annodo un filo, a un filo, a un filo.
E cito: Affanculo le parole! Psdfjksdklji. (FsuF, per tasti di Gino Verde, 2007). Glub!
giovedì 5 novembre 2009
lunedì 22 dicembre 2008
sabato 15 novembre 2008
tito stagno
ecco, io vorrei buttare il sasso proprio li', nello stagno. tito, stagno. sai mai che sto sasso arrivasse dritto dritto ad angelo, quel citrico, che alla fine non ne capisce un cazzo di limoni. cosi', per dire ecco.
lunedì 26 maggio 2008
giovedì 13 dicembre 2007
Autoritratto

Cerco di dare il mio contributo a questo blog, mostrandovi un'altra mia "opera". Prima di tutto un saluto ai creatori di questa pagina che mi hanno permesso di avere uno spazio virtuale nel quale incasellare i miei pensieri: Edoardo, che conosco personalmente e gli altri due ragazzi, dei quali francamente non ricordo i nomi ma solo gli pseudonimi e che voglio comunque ringraziare.
Il lavoro che vi illustro è un banale autoritratto, una delle prime cose che ho fatto, nel quale cerco di fondere i colori nel modo più luminoso possibile in contrasto con il mio viso sorridente. Il sorriso, è giusto ricordarlo, è forse la più grande espressione d'arte che l'uomo possa conoscere e di conseguneza riportare. Ovviamente, come negli altri lavori esposti in questo blog, ritengo fondamentale inserire, anche se marginalmente in questo caso, l'elemento "infanzia". Questo è il simbolo del nostro desiderio di ritorno alla purezza, unico momento in cui l'arte può essere formata, mai esclusa.
Angelo Citrico
(angelo.citrico@gmail.com, per informazioni e domande)
lunedì 10 dicembre 2007
Basta un fiore per muovere l'aria
E' il '74 l'anno della svolta e della consacrazione.

Angelo Citrico mostra al pubblico del Madison Square Garden quella per alcuni è la sua opera più importante: Neve.

Il fulcro dell'opera è ovviamente il fiore. Il fiore in contrasto con il paesaggio innevato, a simboleggiare la caducità della condizione umana e la bellezza del vivere.
Ma il messaggio non si ferma certo qui, perché Citrico sale di un livello e si (ci) chiede: eppure non siamo forse tutti cose inanimate? Siamo realmente proprietari del nostro destino e delle nostre azioni, o non forse come delle marionette inconsapevoli siamo esposti alle intemperie ed ai lazzi di una divinità burlona? La risposta che Citrico da, che non può esimersi dal dare, la si ricava dal particolare degli alpinisti che affrontano la montagna. Essi sfidano l'ombra ed il bisogno di assoluto che attanaglia tutti noi. Con i loro sforzi ci insegnano che la via, per quanto oscura e perigliosa, va inventata ogni giorno senza preoccuparsi del senso e del punto d'arrivo, perché ciò che da significato al nostro vivere è solo questa indomita, infinita e perdente sfida tra noi e l'assurdo del mondo.
E' un messaggio di speranza che non ha eguali nella storia dell'arte.
giovedì 6 dicembre 2007
Non da mano d'uomo fu fatto ciò che ammirate
“Il mio pensiero sull’arte?
_____Arte è tutto ciò
__________che trasforma
______________spazio ed emozioni
__________in organismo.
_____Negatrice di vita
l’arte vive in sé: sola.”
Era il ’56, anno di grandi speranze poi infrante. Per le strade si giocava ancora al gioco della merla.
Il ’56. Fu l’anno della grande migrazione, delle piogge e dell’invenzione del calco di Rembrandt ad opera di quell’originale- ricordate?- quello che assurse poi agli onori delle cronache per un repentino quanto inspiegabile cambio di razza. Che anno, quell’anno.
Era il ’56, l’anno del primo geniale lavoro di Angelo Citrico. King Kong a Notre Dame. Passarono vent’anni prima che la critica si rendesse conto della grandezza dell’opera. Altri quindici furono necessari perché fossero comprese le implicazioni del King Kong nella rivoluzione di valori della società. Ora Angelo Citrico si studia già dagli inizi della carriera scolastica.
L’ infinita ricerca del Senso Reale nel vissuto onirico, la scoperta della bistemporalità attrattiva del colore pastello, la lotta tra l’abbandono alla società e la metafisica metatonica…Angelo Citrico è qualcosa, molto di più di un’artista. E’ lo Spirito del Tempo e della sua Negazione, uomo ma oltre l’uomo ed al di sotto di esso. Angelo Citrico, forse l’unico nato da donna di cui si possa dire che “è”.
Trema la mano all’annuncio che da oggi ha inizio la collaborazione tra Filo su Filo ed il Sommo, nel nome dell’Arte, della Vita, del Nulla.
_____Arte è tutto ciò
__________che trasforma
______________spazio ed emozioni
__________in organismo.
_____Negatrice di vita
l’arte vive in sé: sola.”
Angelo Citrico
Era il ’56, anno di grandi speranze poi infrante. Per le strade si giocava ancora al gioco della merla.
Il ’56. Fu l’anno della grande migrazione, delle piogge e dell’invenzione del calco di Rembrandt ad opera di quell’originale- ricordate?- quello che assurse poi agli onori delle cronache per un repentino quanto inspiegabile cambio di razza. Che anno, quell’anno.
Era il ’56, l’anno del primo geniale lavoro di Angelo Citrico. King Kong a Notre Dame. Passarono vent’anni prima che la critica si rendesse conto della grandezza dell’opera. Altri quindici furono necessari perché fossero comprese le implicazioni del King Kong nella rivoluzione di valori della società. Ora Angelo Citrico si studia già dagli inizi della carriera scolastica.
L’ infinita ricerca del Senso Reale nel vissuto onirico, la scoperta della bistemporalità attrattiva del colore pastello, la lotta tra l’abbandono alla società e la metafisica metatonica…Angelo Citrico è qualcosa, molto di più di un’artista. E’ lo Spirito del Tempo e della sua Negazione, uomo ma oltre l’uomo ed al di sotto di esso. Angelo Citrico, forse l’unico nato da donna di cui si possa dire che “è”.
Trema la mano all’annuncio che da oggi ha inizio la collaborazione tra Filo su Filo ed il Sommo, nel nome dell’Arte, della Vita, del Nulla.

King Kong a Notre Dame
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